Il nome "Tanzania" è una parola nata dalla fusione di "Tanganyika" e "Zanzibar"; fu adottato quando i due paesi si unirono nel 1964. La Tanzania conta 59,09 milioni di abitanti ed ha superficie è di 945.087 km quadrati, tre volte più grande dell’Italia. Dar es Salaam è la città più grande ed è stata capitale fino agli anni settanta, la nuova capitale è Dodoma, situata nel centro del paese. Nel paese convivono più circa 120 etnie, ogni gruppo etnico ha la propria lingua, ma la lingua nazionale è lo swahili.
La Tanzania possiede 17 parchi nazionali e 6 siti patrimonio mondiale dell’UNESCO tra cui il parco nazionale Kilimanjaro ed il Serengeti, l’area di conservazione dello Ngorongoro ed il centro storico di Stone Town a Zanzibar.
La Tanzania è prevalentemente montuosa nel nord-est, dove si trova il Kilimanjaro (5.895 mt s.l.m.) la vetta più elevata d’Africa. Nella stessa regione si trova anche il monte Meru, che domina la città di Arusha da cui partono le spedizioni safari. La parte centrale del paese si conforma come un vasto altopiano, con pianure e aree adatte all’agricoltura. Nel nord e nell'ovest si estende la regione dei Grandi Laghi, tra cui il Lago Vittoria (il più grande d'Africa) ed il lago Tanganica (il più profondo d'Africa). Un altro lago è il Natron, caratterizzato dalle acque saline e situato nella Rift Valley, vicino al confine con il Kenya. La Tanzania possiede molti grandi parchi naturali ecologicamente significativi, tra cui il famoso Ngorongoro, il Parco nazionale del Serengeti nel nord, la Riserva di caccia del Selous e il Parco nazionale di Mikumi nel sud; il Parco nazionale di Gombe ad ovest è noto per gli studi dell dr.ssa Jane Goodall sul comportamento degli scimpanzé.
L’isola di Zanzibar è un'isola della Tanzania, situata nell'Oceano Indiano, insieme a Pemba e a Mafia appartiene a un gruppo di isole talvolta indicato col nome di "isole delle spezie".
La Tanzania nasce nel 1964 con l'unione tra il Tanganyika e Zanzibar. Il paese ospita oltre 120 tribù, la maggior parte migrata da altre zone d’Africa. I primi europei ad arrivare furono i portoghesi nel 1498 che si stabilirono sulla costa e controllarono anche l’isola di Zanzibar fino al 1699 quando vennero scacciati dall'isola per mano di Omari Arabis. Alla fine del XIX secolo, insieme a Rwanda e Burundi, il Tanganyika entrò a far parte delle colonie tedesche nell'Africa Orientale in seguito al trattato tra inglesi e tedeschi. In seguito alla sconfitta della Germania nella II Guerra Mondiale, il territorio fu amministrato dagli inglesi sotto il mandato delle Nazioni Unite. Il Tanganyika divenne indipendente dal Commonwealth nel 1961 dopo un periodo di autogoverno durante il quale il principale partito politico, il Tanganyika African National Union (TANU), emerse come la forza politica dominante. Il suo carismatico leader, Julius Nyerere, occupò la carica di presidente dal giorno dell'indipendenza fino al 1985. Nel 1964, Tanganyika e Zanzibar diedero origine a un nuovo stato, la Tanzania.
• Capitale: Dodoma
• Capitale Amministrativa: Dodoma
• Capitale Commerciale: Dar Es Salaam
• Capitale del Safari: Arusha
• Tipo di Governo: Repubblica
• Popolazione: 59.090.000
• Superficie: 945.080 kmq circa
• Fuso orario: da ottobre a marzo 2 ore avanti dell'Italia, 1 ora avanti quando in Italia c'è l'orario estivo (da marzo a ottobre)
• Lingue: inglese e kiswahili
• Religioni: cristianesimo (45%) e islam (55%)
• Moneta: Scellino della Tanzania (TZS)
• Prefisso per l'Italia: +39
• Prefisso dall'Italia: +255
La Tanzania si trova qualche grado al di sotto dell’equatore, ma essendo compresa tra i due tropici gode di un clima tropicale, influenzato soprattutto dall’altitudine. In generale, le zone degli altipiani (come ad esempio l’area di conservazione di di Ngorongoro) e le zone di montagna (ad esempio il Kilimanjaro) godono di temperature più basse della media ed un tasso di umidità inferiore rispetto alle pianure, alle zone costiere e alle isole (ad esempio Zanzibar e Pemba). Si puo visitare il paese e fare dei bellissimi safari quasi tutto l’anno. Le stagioni in Tanzania si distinguono prevalentemente in: stagione delle pioggie lunghe (da fine marzo a fine maggio) e stagione delle piccole pioggie (durante il mese di novembre). I restanti mesi sono la cosidetta stagione secca in cui difficilmente piove, indicativamente da metà/fine maggio a fine ottobre e da dicembre ad aprile.
In generale le stagioni secche e di pioggia si alternano durante l’anno nel seguente modo:
• Stagione secca breve: da dicembre a fine marzo. E’ la stagione caratterizzata da temperature più elevate e qualche piacevole precipitazione di tanto in tanto.
• Stagione secca lunga: da giugno a fine ottobre o metà novembre. E’ la stagione più asciutta in assoluto. Le temperature sono più “fresche” e sulle coste soffia generalmente il Kusi, il vento che proviene dal Sud.
• Stagione delle piogge lunga (detta anche Masika in Kiswahili): da aprile fino a fine maggio (trattandosi di monsoni, è difficile individuare un periodo preciso, pertanto si può considerare il picco durante il mese di aprile, con possibile anticipo a marzo o prolungamento a maggio). E’ la stagione caratterizzata da grandi rovesci, soprattutto al pomeriggio.
• Stagione delle piogge breve: (detta anche Mvuli in Kiswahil): durante il mese di novembre. E’ la stagione caratterizzata da rovesci deboli e poco frequenti.
E’ utile sapere inoltre che le stagioni delle piogge possono essere una o due, a seconda della zona del paese in cui ci si trova.
Di seguito riportiamo alcune delle mete più ambite e famose in Tanzania, specificando quali sono i mesi dell’anno più adatti per un viaggio o un safari:
Parchi del Nord della Tanzania: (Parco Nazionale di Arusha, Parco Nazionale di Ngorongoro, Parco Nazionale del Serengeti, Parco Nazionale del Tarangire, Lago Manyara): consigliati generalmente nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio, marzo, ma soprattutto giugno, luglio, agosto, settembre ed ottobre quando la scarsità di acqua obbliga tutti gli animali a radunarsi in prossimità di fiumi e laghi permanenti.
Parco Nazionale del Serengeti: particolarmente consigliato nei mesi di fine dicembre, gennaio, febbraio, marzo, durante il periodo della Grande Migrazione, quando le mandrie che si spostano dal nord verso sud (Ndutu) attirano a sé anche numerosi predatori, e nei mesi tra maggio e settembre quando gli gnu attraversano il fiume Grumeti prima, e poi il Mara verso il Kenya, scampando agli attacchi di numerosi coccodrilli. A febbraio è possibile assistere allo spettacolo delle nascite nei pressi delle pianure di Ndutu.
Cratere del Ngorongoro: tutto l'anno, ma particolarmente consigliato durante la stagione delle piogge, quando gli animali si accoppiano, ed a febbraio per assistere allo spettacolo delle nascite.
Trekking sul Monte Kilimanjaro: consigliato nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio. Nei mesi di luglio, agosto e settembre le temperature sono più basse.
Zone costiere e isole: consigliato nei mesi di dicembre, gennaio, febbraio e marzo quando le temperature raggiungono piacevolmente i 30°C. Anche i mesi che vanno da luglio a ottobre, nonostante le temperature siano leggermente inferiori (attorno ai 24°C), in quanto il clima è più fresco e ventilato, i mesi che vanno da aprile a giungo sono mesi estremamente piovosi poco adatti ad una vacanza balneare, nel mese di novembre si hanno le cosidette ‘piccole pioggie’ le temperature sono alte ma le il clima è estremanente variabile e abbastanza piovoso.
E' possibile effettuare direttamente chiamate internazionali. La copertura per i telefoni cellulari è molto buona grazie a diversi operatori locali. Il prefisso internazionale della Tanzania è +255. Per chiamare i numeri locali togliere il prefisso internazionale e digitare lo zero solitamente indicato tra parentesi.
L'aeroporto internazionale di Dar es Salaam International si trova 15 Km a Sud-Ovest della citta (25 minuti dal centro città senza traffico). L'aeroporto internazionale del Kilimanjaro si trova a 40 Km da Arusha (1 ora dal centro città). In tutti gli aeroporti è possibile chiedere il visto d'ingresso in arrivo.
Il passaporto deve avere una validità residua alemeno 6 mesi dalla data ingresso nel paese. I cittadini dell’Unione Europea possono acquistare il visto all’arrivo negli aeroporti Kilimanjaro, Dar es Salaam, Zanzibar. Il costo del visto è attualmente di 50 Dollari americani.
I cittadini dell’Unione Europea possono acquistare il visto all’arrivo negli aeroporti Kilimanjaro, Dar es Salaam, Zanzibar. Il costo del visto è attualmente di 50 Dollari americani.
Gli standard igienico-sanitari durante il safari sono paragonabili a quelli occidentali. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie per entrare in Tanzania. E’ ufficialmente consigliata a scopo cautelativo la profilassi antimalarica. Gli standard igienici della maggior parte dei lodge sono di tipo occidentale. Vi invitiamo a consultare il vostro medico di fiducia o la ASL di competenza prima della partenza.
E’ consigliabile vivamente di viaggiare leggeri e portare solo indumenti essenziali. I lodge non richiedono un abbigliamento formale e gli indumenti usati per il safari vanno benissimo anche per la cena. E’ necessario prepararsi a una grossa escursione termica giornaliera. Può fare abbastanza o molto freddo all’alba e dopo il tramonto, a partire da metà mattina fino a tutte le ore centrali della giornata può fare invece molto caldo. Vestirsi a strati leggeri permetterà di adattarsi a ogni condizione climatica. Si consigliano indumenti in fibra sintetica (pile, microfibra) in quanto traspirano durante le ore più calde del giorno. Da preferire colori neutri come il marrone chiaro, verde oliva, beige o kaki. Riflettono il sole, si confondono bene con l’ambiente naturale circostante e non attraggono troppo l’attenzione di certi insetti. Evitare i colori sgargianti. Tenete presente che non è legalmente permesso indossare indumenti simili alle mimetiche militari nei parchi.
In Tanzania è in corso lo scellino Tanzaniano (TZS). Gli euro e dollari sono entrambi convertibili in scellini presso le banche e gli uffici di cambio. I dollari sono accettati in tutti i lodges e gli euro sono spesso accettati, ma a un tasso di cambio un po’ più sfavorevole di quello ufficiale. Tuttavia conviene disporre di un po’ di scellini per le piccole spese. I dollari USA emessi prima del 2004 non sono accettati né per il pagamenti nei lodge o negli uffici di cambio né per l’acquisto del visto. Le carte di credito sono utilizzabili negli alberghi internazionali e nei lodge, ma il loro uso prevede una commissione. Ultimamente hanno fatto la loro comparsa nelle principali città i bancomat. Consigliamo comunque di portare con se dei contanti possibilmente in pezzi piccolo da 5-10-20 dollari/euro e di cambiare un po’ di euro o dollari in scellini per provvedere alle piccole spese nei negozietti. Troverete l’ufficio cambio in aeroporto al vostro arrivo oppure nella città di Arusha.
La franchigia bagaglio consentita per voli internazionali di solito è di 23 kg più bagaglio a mano. Tuttavia è consigliato 1 solo bagaglio (borsoni morbidi) del peso di 15 kg e consigliamo di portare uno zainetto che sarà utile a bordo della Jeep. Lo zainetto servirà per portare con voi ogni giorno macchina fotografica, felpa, crema solare, cappello per il sole, o altre cose da tenere a portata di mano. Nel borsone metteremo vestiti, scarpe, prodotti per l’igiene personale e così via. Solitamente un borsone morbido è più pratico, ma anche una valigia semi-rigida può andare bene.
Un altro consiglio è di dividere il bagaglio in sacchetti di plastica trasparente, in questo modo sarà più semplice mantenere ordinato il bagaglio e trovare le cose che vi servono. E’ bene anche avere un telo o un sacco di plastica per coprire il proprio bagaglio, per proteggerlo dalla polvere.
E’ bene anche avere un marsupio (o simile) dove tenere valori e documenti. Evitare di portare con se gioielli costosi. Il paese è molto tranquillo, ma è buona norma evitare di ostentare ricchezza per evitare di attirare eventuali malintenzionati che purtroppo non mancano mai in ogni parte del mondo, quando gli alberghi sono provvisti di cassetta di sicurezza e bene usarla fin da subito, in caso contrari tenere sempre con se gli soldi oggetti di valore e mai lasciarli incustoditi nelle camere.
Suggerimenti per abbigliamento di base:
Scarpe da ginnastica o da trekking
Pantaloni di cotone comodi e larghi
Bermuda per le giornate più calde
T-Shirt Camicia o polo canotta
Biancheria termica (canotta)
Calzini spessi per mattinate umide
Una felpa o un pile
Giubbino anti-vento o K-Way o piumino leggero
Occhiali da sole
Cappello e sciarpina di lana
Crema solare
Repellente per insetti
Prodotti per l’igiene personale: salviette umidificate e/o fazzoletti di carta.
Per gli appassionati, uno zoom potente sarà utilissimo per catturare con discrezione immagini di caccia o di felini sonnolenti con le code penzolanti dalle piante. Si raccomanda vivamente di portare con sé un buon numero di memory card e pile di scorta dato che in loco è difficile reperire tale materiale. Si consiglia inoltre di utilizzare custodie (o sacchetti di plastica) per la protezione degli apparecchi dalla sabbia/polvere. Per ricaricare le batterie le prese di corrente possono essere differenti da quelle italiane, quindi è meglio procurarsi una spina universale (tipo inglese). E’ molto utile avere con sé anche un binocolo. Ricordiamo che nella maggioranza dei paesi africani è tassativamente proibito fotografare aeroporti, installazioni e automezzi militari, edifici governativi, ponti, militari in divisa. I Masai a volte chiedono una piccola mancia per poter essere fotografati, ed è bene comunque chiedere il permesso alle persone prima di fotografarle, ma in ogni caso potete chiedere consiglio alla vostra guida.
Potete portare farmaci generici (antipiretico, collirio, antinfiammatori, antibiotico ad ampio spettro, disinfettante intestinale/antidiarreico) e non dimenticare eventuali farmaci che si assumono regolarmente. Consigliamo vivamente di non bere l’acqua del rubinetto. Nei lodge/hotel vengono sempre fornite delle bottigliette d’acqua in camera che sono gratuite e si possono utilizzare per lavarsi i denti.
Piccolo Kit Pronto Soccorso:
Antibiotici ad ampio spettro
Analgesici-antipitetici (ad esempio aspirina)
Farmaci contro la Chinetosi (mal di mare-auto-aria)
Antidiarroici (è importantissimo bere molti liquidi per reidratare il fisico, escluse bevande gasate)
Crema solare, pomata per ustioni e per punture di insetti
Disinfettante;
Cerotti e garze sterili
Termometro, forbici e pinzette
Insetticidi
Il cellulare funziona quasi ovunque (verificare prima di partire di poter effettuare chiamate internazionali ed eventuali costi con il vostro operatore). Per chiamare l’Italia utilizzare il prefisso internazionale +39. Il prefisso internazionale della Tanzania è +255. E’ possibile acquistare una scheda locale prepagata con traffico dati per utilizzare mail, skype o altro. Spesso nei lodge ed hotel è disponibile la connessione internet o WIFI e a seconda del hotel/lodge è disponibile gratuitamente o a pagamento
I parchi del Nord della Tanzania hanno il grande vantaggio di essere molto accessibili, perché vicini uno all’altro e perciò con trasferimenti di circa 2-3 ore da un parco all’altro.
La strada principale asfaltata ed in buone condizioni parte da Dar Es Salaam ed arriva fino all’ingresso del Ngorongoro Conservation Area passando nei pressi dei parchi del Kilimanjaro, l’aeroporto internazionale del Kilimanjaro, Arusha, l’aeroporto di Arusha, il parco di Arusha, del Tarangire e del Lago Manyara. Per raggiungere il parco Serengeti dovremo proseguire su strade e piste sterrate, per tornare ad Arusha abbiamo due possibilità: tornare indietro dalla stessa strada, oppure passare dal lago Natron dove dovremo pernottare una notte e da qui proseguire per Arusha incontrando di nuovo la strada asfaltata tra Karatu e Mto wa Mbu.
Aeroporto del Kilimanjaro – Arusha | 50 Km – 1 ora di transfer |
Arusha – Tarangire | 130 Km – 2 ore di transfer |
Arusha – Manyara | 120 Km – 2 ore di transfer |
Tarangire – Manyara | 60 Km – 1 ora di transfer |
Tarangire – Karatu | 90 Km – 1,5 ore di transfer |
Arusha – Karatu | 160 Km – 2,5 ore di transfer |
Arusha – Serengeti | 335 Km – 6 ore di transfer |
Dar Es Salaam – Arusha | 635 Km – 12 ore di transfer |
Arusha è conosciuta in tutto il mondo come la capitale mondiale del safari. Da qui partono tutti safari verso i parchi del Nord (Serengeti, Ngorongoro, Manyara, Tarangire ecc.), è dominata dal maestoso Monte Meru (quasi 4600 m.) e nelle giornate più limpide possiamo vedere il Monte Kilimanjaro, noto a tutti come il Tetto d’Africa.
Nei giardini e nelle zone verdi possiamo vedere uccelli colorati o rapaci come le aquile ed i marabù.
Il turismo dei safari è una delle principali attività in città, un via vai di jeep 4×4, guide safari e minibus che portano visitatori provenienti da tutto il mondo a scoprire la Tanzania e le sue bellezze. Il mercato locale è un fermento di donne locali in movimento avvolte nei colorati kanga tra frutta, verdura, spezie e generi alimentari. L’agricoltura è fiorente, frutta e verdura sono davvero buone.
Arusha riveste anche un importante ruolo politico e diplomatico. L’Arusha International Conference Center è la sede del East Africa Community ed è stata la sede del tribunale per i crimini di guerra del Rwanda. Non lontano da Arusha ci sono le famose miniere di tanzanite, dove si estrae questa pietra preziosa dal particolarissimo colore azzurro. Nei negozi o presso i broker locali è possibile comprare le pietre che poi si fanno solitamente montare su anelli, orecchini o collane.
Zanzibar: candide spiagge da sogno di sabbia bianca bagnate da un mare cristallino, palme ondeggiate da un vento leggero e una barriera corallina tutta da esplorare immergendosi tra i pesci colorati
Zanzibar è un arcipelago della Tanzania al largo delle coste dell'Africa orientale, nell’oceano Indiano. Nella sua isola principale, Unguja, chiamata familiarmente Zanzibar, si trova Stone Town, un antico centro per il commercio con influenze swahili e islamiche. Tra le sue viuzze tortuose sorgono minareti, portali scolpiti ed edifici del XIX secolo, come la Casa delle meraviglie, un antico palazzo del sultano. I villaggi settentrionali di Nungwi e Kendwa sono caratterizzati da ampie spiagge costellate di alberghi.
Pemba: nota anche come Al Kuh Dra, è un'isola della Tanzania, situata circa 50 Km a nord-est di Zanzibar e circa 50 chilometri dalla costa, quest'isola lunga poco meno di 70 chilometri e larga 20 impregnata della cultura swahili, è attorniata da spiagge di finissima sabbia bianca, mentre il suo entroterra, è dominato da piantagioni di chiodi di garofano (di cui l’isola, per secoli, è stato il maggior produttore al mondo) e di noci di cocco. La coltivazione e il commercio di questi prodotti, assieme alla giovane industria turistica (i lodge si contano sulle punta delle dita di una sola mano), sono l’architrave dell’economia locale, vistando Pembra visitaterete uno scorcio in quella Tanzania ancora non contaminata dal turismo di massa.
Isola di Mafia: conosciuta anche come Chole Samba, è un'isola della Tanzania, situata nell'Oceano Indiano a circa 25 km dalla costa del continente. Insieme a Zanzibar e a Pemba appartiene a un gruppo di isole talvolta indicato col nome di "isole delle spezie". L’siola conta circa 40.000 abitanti, prelentemente pescatori, Le coste e i fondali che circondano l'isola sono un vero e proprio paradiso che richiama un numero sempre crescente di turisti. Il nome "Mafia" deriva dall'arabo morfiyeh ("gruppo" o "arcipelago") o dallo Swahili mahali pa afya ("luogo salutare").
Patrimoni dell'umanità
• Parco nazionale del Kilimanjaro
• Area di conservazione di Ngorongoro
• Rovine di Kilwa Kisiwani e rovine di Songo Mnara
• Riserva faunistica del Selous
• Parco nazionale del Serengeti
• Stone Town a Zanzibar
17 Parchi nazionali
• Parco nazionale di Arusha
• Parco nazionale del Gombe Stream
• Parco nazionale di Jozani Chwaka Bay
• Parco nazionale di Katavi
• Parco nazionale del Kilimanjaro
• Parco nazionale di Kitulo
• Parco nazionale del lago Manyara
• Parco nazionale dei monti Mahale
• Parco nazionale di Mikumi
• Parco nazionale di Mkomazi
• Parco nazionale di Ruaha
• Parco nazionale dell'isola di Rubondo
• Parco nazionale dell'isola di Saanane
• Parco nazionale Saadani
• Parco nazionale del Serengeti
• Parco nazionale del Tarangire
• Parco nazionale dei monti Udzungwa
Aree di conservazione
• Menai Bay
• Misali Island
• Mnemba
• Ngorongoro