L'area di conservazione di Ngorongoro è un'area naturale protetta della Tanzania, a nord-ovest della città di Arusha e ad est del parco del Serengeti, con il quale costituisce un territorio ininterrotto.
L'intera area della è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 1979 e nel 2013 ha ricevuto il premio come una delle sette meraviglie d’Africa insieme con la migrazione del parco Serengeti ed il monete Kilimajaro, la Tanzania è quindi l’unico paese africano ad aver sul suo territorio 3 delle 7 meraviglie del continente.
Il cratere di Ngorongoro si trova a 2.200 metri s. m.l ed ha un diametro che va dai 16 ai 23 km di diametro, la sua superficie è di circa 265 chilometri quadrati ed è l’unica caldera intatta esistente sulla terra unica caldera intatta esistente sulla terra
L'area attorno al cratere costituisce la riserva naturale di Ngorongoro,
Le locali tribù masai hanno il diritto di pascolo in questa zona e sovente si incontrano con il loro bestiame, in questa parte dell’area di conservazione avrete anche l’occasione di visitare alcuni dei villaggi Masai che si incontrano viaggiando dall’ Ngoro Ngoro verso il Serengeti .
Oltre al cratere omonimo, la riserva di Ngorongoro include due altri crateri di dimensioni minori, Olmoti ed Empakaai, nonché l'importantissimo sito archeologico delle gole dell'Olduvai, conosciute come “culla dell'umanità”. Qui vennero rinvenuti resti di uomini primitivi risalenti a circa 1.75 milioni di anni fa e svariati fossili di animali risalenti all'età della pietra.
Il cratere di Ngorongoro si trova a 2.200 metri sul livello del mare, misura oltre 16 chilometri di diametro e occupa in totale un'area di circa 265 chilometri quadrati.
Si tratta della più grande caldera intatta del mondo.
Sulla corona del cratere corre un'unica strada, sul versante meridionale.
Grazie alla buona piovosità, agli stagni e ai piccoli laghi e torrenti interni, alla nebbia notturna che circonda e alimenta le foreste dei pendii del vecchio vulcano, la zona è divenuta un vero e proprio ecosistema.
La savana occupa la zona più interna del cratere, alternandosi a tratti di palude, macchie di acacia e zone aride semi-desertiche; al centro del cratere si trova il grande lago salato di Magadi, l’acqua chiaramente non viene utilizzata dagli animali per abbeverarsi, ma poco distante dalla parete nord est del cratere ci sono le sorgenti di Ngoitokitok Spring, dove si è formata una grossa palude e la zona è abitata da Ippoptami, elefanti, leoni
Nel cratere la concentrazione di fauna è impressionante: si calcola che sia abitato da oltre 25.000 animali di grossa taglia, nel cratere si possono vedere la gran parte delle specie tipiche della savana: elefanti, leoni, bufali, iene, sciacalli, ippopotami, babbuini, ghepardi, nonché alcune piuttosto rare come i rinoceronti neri, si stima siano 22 i rinoceronti neri, ultimi superstiti di una specie che nel resto della Tanzania è sull'orlo dell'estinzione che si aggirano nella caldera. Nonostante il numero, che può apparire elevato, è sempre molto difficile avvinare queste meravigliose creature perché sono animali moto riservati; si possono incontrare anche anche i leopardi, che vivono sugli alberi della foresta pluviale che ricopre i pendii del cratere.
Ma la particolarità della fauna del cratere sta nel fatto che possiede la più alta concentrazione di leoni di tutta l’Africa orientale, in uno spazio tanto ristretto come la caldera si calcola vi siano più di 60 leoni.
Innumerevoli le specie di uccelli attratte dalla riserva, che con i suoi numerosi specchi d'acqua costituisce un richiamo per la fauna migratrice: tra essi meritano una segnalazione particolare i fenicotteri, che qui costituiscono una delle colonie più numerose di tutta l'Africa.